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Abete: “Troppo brutti, giusto uscire”. E Lippi difende il suo gruppo

“Dobbiamo valutare questa sconfitta per quello che è: siamo stati troppo brutti, è giusto uscire dalla Confederations Cup. Ritmi bassi, difficoltà complessive: dispiace perché bastava un gol per rimanere in corsa, ma non sarebbe stato giusto”: l’analisi, come sempre lucida anche se in questo caso amara, è del presidente della Figc Giancarlo Abete, al termine della sfida tra Italia e Brasile. Il numero uno della Federazione, che ha raggiunto la squadra proprio questa mattina insieme al vice presidente federale Albertini e al direttore generale Valentini, aveva immaginato di vivere ben altra serata. Soprattutto non si aspettava la “figuraccia”: “Dobbiamo cercare di fare tesoro di questa esperienza – continua Abete – per ripartire e cercare di colmare il gap che si è creato, andando ad individuare le cause e risolvere nel tempo che manca da qui al prossimo Mondiale. Non bisogna però commettere l’errore di fare processi a giocatori che ci hanno comunque regalato la Coppa del Mondo, anche perché non hanno problemi di età ma, come si è visto, di condizione fisica. Lippi è persona intelligente ed è giusto che difenda il suo gruppo”.
La difesa del gruppo, infatti, è il primo passo del Commissario tecnico: “Il Brasile è forte – ammette – una delle squadre più forti al mondo; noi ci siamo presentati in condizioni fisiche non brillanti e siamo fuori. Ci dispiace, ma il cammino continua. E continua con questo gruppo: bisogna andare cauti con l’inserimento dei giovani, ci vuole calma ed esperienza”. Il capitano Cannavaro, che oggi ha eguagliato il record di 126 presenze di Paolo Maldini, è amareggiato: “Parlare di rinnovamento adesso è azzardato, bisogna aspettare quello che ti propone il campionato, poi il mister farà le sue valutazioni. Tornare a casa con due sconfitte non fa piacere a nessuno, eravamo qui per provare alcune cose e per far fare esperienza ai giovani, ma non è andata come c! i aspett avamo”. La difesa ha subito troppi gol, gli attaccanti, a parte Rossi, non hanno segnato. E’ spietata l’analisi di Toni: “Prendersela solo con gli attaccanti – dice – sarebbe ingeneroso. Tutta la squadra era in difficoltà, tutti dobbiamo rimboccarci le maniche e farci un esame di coscienza. Per competere con squadre come queste che hanno partecipato alla Confederations bisogna essere tutti al cento per cento e noi invece non stavamo bene fisicamente”.

Via FIGC

redazione I fatti del giorno Abete, Confederation Cup, ,

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  1. ANDREAS MORBEGNO
    22 giugno 2009 a 18:28 | #1
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    GALLIANI ADRIANO =ERNESTO BRONZETTI:i tifosi si aspettano qualche acquisto per iniziare a valutare la situazione,visto e considerato che chi si abbona in particolare, fa’ parte della societa’(anche in minima parte).e adriano continua a cercare di prenderci in giro…….
    ERNESTO BRONZETTI=ADRIANO GALLIANI:i tifosi gli chiedono notizie sul mercato,dove gioca tizio?ma caio se ne va o resta? e lui mette il secondo turno di champions e la disfatta dell’italia con il commento di abete……cortesemente,mi fate sapere nei vostri futuri interventi a chi interessano queste 2 notizie ultime messe sul blogg.
    nel frattempo continuo ad avere fiducia.PER PAGARE LE TASSE E PER MORIRE C’E’ SEMPRE TEMPO.

  2. Andrea Minestrini
    22 giugno 2009 a 19:40 | #2
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    è buono che i nostri nazionali vadano a giocare all’estero, trovano ambienti migliori, vivono meglio e giocheranno piu rilassati. Pirlo, De Rossi, approfittatene!!!!!

  3. Andrea Minestrini
    22 giugno 2009 a 19:44 | #3
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    Zambrotta da quando è tornato è uno zombie, Buffon non essendo partito è diventato una botte, Toni è un caso a parte se si sblocca bene altrimenti è un ex giocatore, Cannavaro hà prolungato la sua carriera di altri 3-4 anni, Grosso è stato il migliore e Lippi lo hà messo fuori, mah!

  4. fuocoefiamme
    22 giugno 2009 a 21:26 | #4
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    Ma se il calcio italiano scende di livello è ovvio che i nostri italiani non sono abituati a confrontarsi con grandi giocatori…a che serve convocare giocatori come montolivo,dossena etc che non hanno alcuna esperienza internazionale ed una personalità irrisoria…è questo il problema…mancanza di personalità…i giocatori di udinese e altre squadre di medio livello se giocano ad alti livelli fanno ridire i polli…gilardino al milan fa ridere e alla fiorentina no…sono giocatori che non hanno la mentalità da grande squadra..è su questo che si deve lavorare…bisogna avere giovani determinati come santon e balotelli…bisogna trasemttere questo ai giocani se no è finita

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