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SPAGNA CAMPIONE DEL MONDO…ECCO IL PERCHÈ.

La Spagna in questi ultimi 15 anni ha vissuto una magnifica epoca di crescita e sviluppo, ha fatto grandi investimenti puntando moltissimo sullo sport e, nonostante il momento di crisi mondiale che ha toccato in particolare questo Paese, forse proprio a causa di questa crescita troppo rapida, sta raccogliendo i frutti del lavoro svolto. E che frutti! Nel calcio primeggiano: sono Campioni d’Europa e ora Campioni del Mondo, con il Barcellona e il Real Madrid hanno vinto moltissimo.

Ma la Spagna non primeggia solo nen calcio, ottiene ottimi risultati anche negli altri sport: nell’automobilismo e nel motociclismo hanno grandi piloti, nel ciclismo sono da sempre molto forti, nel basket sono Campioni del Mondo, nel tennis hanno niente meno che il numero uno Rafael Nadal, insomma la qualità dello sport in Spagna è cresciuta in maniera vertiginosa e questo grazie agli investimenti da parte del governo spagnolo in questo settore (impianti, palestre, personale specializzato, ecc… ecc…).

Di questi investimenti non potevano che approfittarne in particolar modo le due superpotenze del calcio spagnolo, Barcellona e Real Madrid. Le due società hanno lavorato benissimo soprattutto nel settore giovanile tirando su, con un lavoro costante e mirato, i campioni di oggi. Basta pensare che solo queste due squadre hanno fornito alla propria nazionale circa 15 giocatori.

Il grande lavoro sui giovani che hanno fatto e che continuano a fare questi club si basa sullo sviluppo della tecnica, basta guardare i Mondiali. Gli spagnoli puntano moltissimo sulla tattica, sulla velocità e sulla rapidità d’esecuzione, senza guardare troppo alla fisicità o alla statura dei propri calciatori, anzi prediligendo i “bassi” ai fisici possenti, a cui di solito non appartengono di natura movimenti veloci e scatti fulminei. Forse non tutti sanno che la nazionale spagnola era una delle squadre più “basse” del Mondiale, Xavi, Iniesta e Villa, non superano in altezza il metro e 70.

Discorso a parte merita la “filosofia di gioco” spagnola. La loro mentalità è “attaccare per vincere”, puntano sul possesso palla, mentalità che di certo non appartiene all’Italia. Tanto è vero che molti calciatori spagnoli come Mendieta, Farinòs, José Mari, Guardiola e Xavi Moreno, tecnicamente fortissimi, in Italia non funzionano.

Personalmente credo che la Spagna abbia meritato di vincere questo Mondiale, è raro vedere una squadra con questa tecnica e questa grande carica agonistica. Sapevano di essere forti, volevano vincere questo mondiale, il primo nella loro storia, sapevano di meritarlo, ci hanno creduto e ci hanno messo corpo e anima.

L’Olanda dal canto suo è stata una novità, per una serie di circostanze è andata avanti fino alla finale, ha giocato un discreto calcio ma la Spagna aveva dalla sua molti fuoriclasse, l’Olanda solo due, Robben e Sneijder. Ripeto, la Spagna ha fatto un gran lavoro in questi ultimi 15 anni, è cresciuta moltissimo nel calcio e nello sport in generale, ha lavorato bene e sodo e ha meritato di raccogliere i frutti di questo lavoro, e che frutti…niente di meno che la Coppa del Mondo. I miei complimenti.

E.B

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Commenti (4) Trackbacks (0) Lascia un commento Trackback
  1. Andollinis
    14 luglio 2010 a 10:35 | #1
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    La ringrazio molto per il tuo post. Siamo orgogliosi che dalla Spagna, come noi apprezziamo lo sforzo che abbiamo fatto per arrivare qui, solo persone 45Mill essere competitivi in quasi tutti gli sport. È particolarmente gratificante che i valori del “come”, su come raggiungere il successo, qualcosa che in Spagna ci sforziamo ancora di più. Noi non vogliamo essere campioni comunque. Vogliamo essere così bello e trasmettere i valori dello sport di sopra di tutto. Questo è il principe di tutti, il contributo al più giovane, in quanto sono loro che dovranno combattere per essere campioni anche in futuro.

    Grazie, signor Bronzetti.

    Muchas gracias por tu post. Es un orgullo que fuera de España se valore el esfuerzo que aqui realizamos para conseguir, con solo 45Mill habitantes ser competitivos en casi todas las disciplinas deportivas. Y es especialmente gratificante que se valore el “como”, la forma de alcanzar el éxito, algo de lo que en España nos esforzamos todavía mas. No queremos ser campeones de cualquier modo. Queremos serlo de manera bella y transmitiendo los valores del deporte por encima de todo. Ese es el principo de todo, la aportacion a los mas jovenes, pues son ellos los que tendran que luchar por ser campeones en el futuro.

    Gracias señor Bronzetti.

  2. OPPOSIZIONE BERLUSCONIANA
    14 luglio 2010 a 17:09 | #2
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    ANDOLLINIS;

    COSA SI DICE IN SPAGNA,SUL PASSAGGIO DI IBRAHIMOVIC AL MILAN?COSA SAI TU?

  3. Milanista vero
    15 luglio 2010 a 18:09 | #3
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    E allora ci spieghi fenomeno delle cene da GIannino, perché in questi 25 anni di cui parli ci hai portato al milan pacchi stratosferici come: pablo garcia, julio cesar, ricardo oliveira e giocatori finiti e strabolliti, possibilmente sovrappeso come rivaldo, redondo, ronaldo e ronaldinho??? Ma ti sei messo di impegno a regalarci questi pacchi? E il problema che nessuno al milan l ha ancora capito…

  4. Milanista vero
    15 luglio 2010 a 18:11 | #4
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    Dimenticavo gli altri due fenomeni Jose mari e javi moreno!!! Due chicche!!!

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